Lunedì, Pillola numero 13

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le storie di silvia

Lezione n.4: contrattare un pacchetto viaggio

Finita la doccia e messo il costume, stavo trasferendo tutto l’occorrente dalla mia borsa, usata per il viaggio, a quella di Louis Vuitton collezione Ipanema ideata per il mare, quando ad un certo punto, mentre trasferivo le sigarette e l’accendino dalla prima alla seconda, mi cadde un foglio per terra.

Prima di raccoglierlo decisi di finire quello che stavo facendo, anche perché pensavo che fosse il biglietto elettronico dell’agenzia. Nel momento in cui pensai all’agenzia, mi venne una fitta immediata allo stomaco.

«Agenzia!» esclamai ad alta voce e in meno di un secondo mi venne in mente cos’era la cosa che avrei dovuto fare circa cinque ore fa: la riunione informativa in reception prima della partenza del tour!

«CAZZO!» urlai. «Mi sono dimenticata la riunione informativa!» e presi subito in mano il foglio. In esso c’era scritto tutto il programma che si sarebbe svolto per quindici giorni e, nel mio caso, per trenta visto che avevo deciso di fare un mese di vacanza.

Così presi tutto, infilai velocemente il pareo e le infradito e chiusi la porta alle mie spalle, cercando di affrettare quanto più possibile il mio passo, sventolando in mano il foglio come se avessi vinto alla lotteria.

In realtà, forse, la cosa che mi spaventò di più e che mi fece tremare dalla paura fu un’altra. Potevo pure aver perso la riunione informativa, «E che sarà mai» continuavo a ripetere a voce alta, avrei anche potuto perdere il rafting con le zattere di bamboo sul fiume Martha, ma la cosa che mi destava maggiore preoccupazione era se gli altri vacanzieri e, più precisamente, se qualcuno di quel maledetto pullman dell’andata avesse dovuto aspettare me sino alle cinque. Se fosse stato così, sarei stata ufficialmente spacciata.

Nessuno avrebbe impedito alla cotonata e alla vecchia di saltarmi addosso.

Iniziai velocemente la discesa per quel sentiero di legno, che adesso non mi sembrava più così romantico, ma terribilmente scomodo da percorrere in corsa con le infradito, quando giunsi finalmente alla hall del villaggio.

Era deserta.

Fortunatamente c’erano solo una ragazza e un signore di mezza età in t-shirt e jeans.

Tirai un sospiro di sollievo.

I miei nemici comunque non erano lì intorno, il che mi rassicurava sulla loro partenza verso il fiume. Dovevo solo appurare un ultima cosa prima di andare in spiaggia e così mi diressi verso la ragazza alla reception.

«Scusi, potrei chiederle gentilmente un’informazione?».

«Dica pure» fece lei cortesemente.

«Mi chiamo Silvia Zinchi e ho l’alloggio nel bungalow 19. Si è verificato un piccolo problema. Ieri sera ho perso parecchio tempo a disfare le valigie e così mi sono addormentata in tarda mattinata. Mi sono completamente dimenticata che, come da programma, stamani c’era la riunione informativa. È grave?».

 Ci vediamo il prossimo lunedì 

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